Sebbene il fantasy accogliente sia probabilmente sempre esistito come sottogenere, soprattutto nel mondo delle light novel dove incrocia le opere iyashikei, solo di recente è diventato noto come una categoria speciale di opere. Ciò rende l’uscita da parte di Cross Infinite World del romanzo di Syuu Soup Forest molto tempestiva; la storia tranquilla si adatta perfettamente alla definizione di”cozy fantasy”, pur rimanendo al tempo stesso una visione del genere in un modo che è destinato ad attrarre sia i fan delle light novel che quelli del cosy fantasy.
È molto deliberato da parte di Syuu. Nella postfazione discutono di cosa li ha portati a scrivere il libro, citando l’inizio di una guerra come fattore principale. (Dal tempismo, sembra probabile che si riferiscano alla guerra della Russia contro l’Ucraina.) Le prove del conflitto nel mondo reale li hanno spinti a voler creare una storia che riguardasse la guarigione dei cuori e il riavvicinamento delle persone, e quindi, Olivia e Arthur può essere letto entrambi come sostituti di tutti coloro che sono colpiti dalla guerra, dalla fame, dalle malattie e da altri elementi della disumanità dell’uomo nei confronti dell’uomo. Arthur è un mercenario in pensione a soli ventotto anni; divenne soldato quando rimase orfano a quattordici anni e non ebbe altro modo per mantenersi. Ora, dopo aver ucciso per metà della sua vita, semplicemente non riesce più ad affrontarlo. Simboleggia il dolore stanco del mondo delle persone stanche di combattere e di coloro che cercano disperatamente di mantenere la propria umanità nonostante l’insensibile disprezzo per la vita. Olivia è il prodotto di un diverso tipo di crudeltà. Nata con il dono dell’empatia psichica, fu abbandonata dai suoi genitori all’età di cinque anni quando cedettero alle pressioni del nonno e la mandarono via per non contaminare la famiglia con la sua stranezza. Olivia trova difficile fidarsi degli umani, anche se persone gentili l’hanno accolta, preferendo stare in compagnia di animali che sono molto più semplici. Se cercano di farle del male, almeno capisce il perché.
La trama del romanzo è un’esplorazione silenziosa di come Arthur e Olivia possano toccarsi a vicenda. Ambientato quasi interamente nel ristorante ai margini del bosco e nella foresta stessa, Soup Forest affronta un piccolo cast di personaggi e si concentra sulla loro crescita. Per entrambi, la spinta principale è il dolce scivolamento nell’amore, e Syuu lo caratterizza in modo diverso. In quanto protagonista principale, Olivia fa la parte del leone nella trama e il suo viaggio è una solida combinazione di azione interiore ed esteriore. Più di Arthur, lei non è pienamente consapevole dei cambiamenti che stanno avvenendo nel suo cuore. Per quanto ne sa, vive semplicemente la sua vita normalmente: cucina per il ristorante (una zuppa e un contorno diversi ogni giorno), aiuta quando le persone hanno bisogno delle sue capacità di guarigione con le erbe e interagisce con gli animali nella foresta fuori, che spesso si tratta anche di curarli e nutrirli. Quando un giorno Arthur si presenta sotto la pioggia, lei gli offre semplicemente riparo perché è quello che fa: prendersi cura degli altri mantenendo un po’di distanza.
Arthur, tuttavia, è in grado di sfondare il suo muro accuratamente realizzato. Riconosce nel suo cuore un dolore simile a quello che si porta dietro da quando aveva cinque anni, e questo le permette lentamente non solo di scaldarsi con lui ma anche di usare le sue capacità di empatia per avvicinarsi a lui. Olivia crede di poter leggere il cuore di un essere umano solo se è indifeso o fermo in una convinzione o in un sentimento, ma con Arthur ha più di una finestra sulla sua anima. Anche se le occorre gran parte del romanzo per comprenderlo e accettarlo appieno, l’implicazione è che lui è il suo complemento perfetto. La loro storia d’amore non è appassionata e nemmeno la forza trainante della trama, ma è invece una conferma delle loro cicatrici emotive e della guarigione, qualcosa che gli amici animali di Olivia sembrano in grado di riconoscere molto prima di lei.
È interessante notare che parte del suo viaggio è capire che è umana e che va bene; Olivia ricorda di aver detto ai suoi nonni adottivi che avrebbe voluto nascere come un animale piuttosto che come una persona e che si sentiva addirittura come se fosse stato un errore vederla incarnata in un essere umano. Sebbene Arthur non abbia mai espresso un sentimento simile, possiamo vedere che i suoi quattordici anni di combattimenti e uccisioni gli hanno fatto vedere se stesso come meno che umano. Ciò aiuta a formare una bella simmetria tra entrambi i loro archi, con Olivia e Arthur che si rendono conto che non esiste un modo perfetto di essere, solo modi che ti aiutano a sentirti a tuo agio con te stesso e con la tua esistenza. Per entrambi, ciò significa un’esplorazione silenziosa di ciò che è realmente”umano”, e i personaggi secondari lo riflettono. Alcuni sono malvagi da cartone animato, altri sono incredibilmente buoni e, alla fine, la risposta è da qualche parte nel mezzo, una considerazione che nessuno dei due protagonisti sembra aver avuto. Per ogni brava persona ce n’è una cattiva, e la verità è che Olivia e Arthur capiscono che le loro scelte sono ciò che li rende quello che sono.
La posta in gioco, come è comune per il fantasy accogliente, non è t particolarmente elevato. Questa è una caratteristica piuttosto che uno svantaggio e, sebbene ci siano momenti di pericolo, il pericolo in sé è meno importante del modo in cui Arthur e Olivia reagiscono ad esso. Sia la scrittura di Syuu che la traduzione di Jordan Taylor raggiungono un equilibrio tra una trama lenta e azione interna, ma questo sarà molto più attraente per i lettori che sono già appassionati del genere. Se stai cercando protagonisti sopraffatti o storie d’amore drammatiche, non le troverai qui. Le illustrazioni di Muni sono altrettanto morbide e gentili, e l’atmosfera generale del libro è confortevole e rassicurante.
Soup Forest è una storia da leggere quando vuoi fuggire dagli orrori del ciclo di notizie. È davvero accogliente nel senso che è come leggere sotto una coperta calda davanti al fuoco.
