Lo speciale epilogo di 16 pagine di Jujutsu Kaisen (presente nel volume finale) ha offerto ai fan briciole di pane di diversi personaggi, tra cui Panda, Yuta e, cosa forse più intrigante, Sukuna e Uraume.
Per gran parte della serie, abbiamo solo accenni al passato di Sukuna e alla sua relazione con Uraume, che lo ha servito lealmente nel corso dei secoli.
Tuttavia, questo materiale bonus fornisce finalmente un poetico flashback dell’era Heian, rivelando come il Re delle Maledizioni prese Uraume sotto la sua ala protettrice e perché rimasero insieme per più di mille anni.
L’epilogo conferma che il loro legame ha avuto origine nell’era Heian, dandoci uno sguardo raro al lato più umano di Sukuna.
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A Glimpse of Uraume’s Past:
Il flashback inizia con un giovane Uraume, apparentemente abbandonato a causa della sua vita maledetta tecnica, che fa morire congelati tutti coloro che li circondano.
Mentre Uraume si lamenta, un curioso Sukuna si imbatte in loro.
Invece di indietreggiare per paura o disgusto, Sukuna prende semplicemente il ragazzo sotto la sua protezione. È un invito provocatorio e quasi casuale che dà immediatamente il tono alla loro relazione.
Dove altri sono fuggiti o sono morti, Sukuna vede il potenziale ed estende una forma contorta di compassione dando a Uraume uno scopo: essere la sua ghiacciaia.
Subito dopo aver accolto Uraume, Sukuna mette alla prova la loro capacità di preservare una carcassa, istruendoli a evitare che marcisca usando la loro tecnica basata sul ghiaccio.
Uraume inizialmente resiste, preoccupato per le conseguenze. Ma l’atteggiamento disinvolto di Sukuna riflette la sua visione amorale del mondo.
Uraume non solo obbedisce, ma scopre anche nuovi modi per preparare la carne. Questo impressiona Sukuna e il passo successivo nella loro relazione? Uccidere e cucinare gli esseri umani!
Sukuna:”Puoi macellare gli esseri umani?”
Uraume:”…?”
Sukuna:”Dipende dalla persona, ma… beh, è una specie di prelibatezza.”
È uno scambio quasi inquietante, ma questa sinergia consolida la posizione di Uraume di Dalla parte di Sukuna.
“Perché non prendi freddo?”
Mentre il flashback procede, Uraume nota qualcosa di strano e pone una domanda: anche se Sukuna è rimasta al loro fianco, il re of Curses non si è mai raffreddato.
Sukuna ribatte con una leggera risata, chiedendosi perché Uraume non sente freddo nonostante sia al suo fianco: un criptico cenno alla natura distruttiva che nascondeva.
Fin dall’inizio, Jujutsu Kaisen descrisse Sukuna come crudele, egoista e interessata solo al potere. E l’uomo stesso sapeva di non avere buone intenzioni. Eppure Uraume gode di un certo livello di rispetto, o almeno di tolleranza, da parte sua.
Questo flashback e lo scambio finale ci aiutano a capire meglio il motivo.
Sono entrambi mortali, ma nessuno dei due vede l’altro come una minaccia. Un cameratismo contorto, secondo me!
È interessante notare che il capitolo 271 di Jujutsu Kaisen contestualizza ulteriormente questo.
In un regno simile a un limbo che Mahito chiama”un passaggio per la circolazione delle anime”, Sukuna incontra brevemente Mahito.
Ammette che se gli fosse data un’altra possibilità, potrebbe vivere diversamente. Quindi, mentre si avvia verso la vita successiva, la visione è di un giovane Uraume piuttosto che di un giovane Yorozu.
Questa scena ha dimostrato che per Sukuna, Uraume è rimasta una figura significativa, il suo unico vero compagno, fino alla fine.
Akutami è un maestro della narrazione, senza dubbio. Con questo piccolo epilogo di 4 pagine, è riuscito a stabilire che tipo di rapporto avessero questi due.
E non solo, ha quasi lasciato a noi lettori un formicolio nel cuore.
Sukuna era malvagio. Ha vissuto la sua vita senza rimpianti per i suoi modi. Ma poi, l’autore ha confermato che c’era un lato di Sukuna per cui avremmo potuto simpatizzare.
Sicuramente mi chiedo cosa sarebbe successo se il Re delle Maledizioni avesse accettato l’offerta di Itadori invece di decidere di morire !