Durante la seconda stagione di DAN DA DAN della scorsa estate, abbiamo parlato con WurtS, l’artista dietro la sigla finale”Doukashiteru”. Noto per aver realizzato ogni aspetto del suo lavoro, dalla scrittura e arrangiamento alle immagini e alla regia, WurtS apporta alla serie una visione creativa unica e autonoma.
In questa intervista, parla dell’origine del suo nome da artista, del nucleo emotivo di DAN DA DAN che ha plasmato”Doukashiteru”, del pensiero dietro i momenti distintivi della produzione della canzone e di come lavorare all’interno dell’universo di un altro creatore influenza la sua crescita artistica. Continua a leggere per l’intervista completa:
D: Hai creato uno stile sonoro e visivo distintivo sotto il nome WurtS. Potresti dirci come hai scelto quel nome o cosa rappresenta per te?

R: WurtS è il nome dell’artista che ho scelto quando ho iniziato questo progetto, ed è semplicemente ciò che è venuto fuori quando ho chiuso gli occhi e ho digitato a caso sulla tastiera di un computer. Quindi, il nome in sé non ha alcun significato particolare, ma proprio per questo sento che mi permette di creare musica libera da vincoli di genere, preconcetti o idee fisse.
D: Quali elementi specifici di DAN DA DAN ti hanno ispirato quando hai scritto”Doukashiteru”? C’era un’emozione o un’atmosfera particolare che volevi catturare nella sigla finale?
R: Dato che sono un fan del manga originale da molto tempo, volevo trasmettere quanto sia emozionante DAN DA DAN attraverso la musica. La serie fonde vari generi come la fantascienza e l’occulto, ma ciò che ha attirato particolarmente la mia attenzione è stata la storia d’amore tra Okarun e Momo. Sento che il brivido e la confusione della loro storia d’amore sono uno dei fili centrali della serie, ed è per questo che, quando ho scritto”Doukashiteru”, ho voluto descrivere cosa sta succedendo nei loro cuori.
D: Intorno all’1:50 in”Doukashiteru”, c’è una pausa simile ad un glitch che interrompe brevemente il flusso prima del ritornello finale. Si distingue sia musicalmente che contestualmente, soprattutto considerando il significato della canzone,”qualcosa non va”. Qual era il tuo pensiero dietro quel momento e come è nato durante il processo di produzione?
R: Ogni ritornello è preceduto da una pausa e mi sono assicurato che ognuno di essi fosse unico. Prima del primo ritornello, ho usato un’alzata per portare avanti la canzone. Nel secondo ritornello, la pausa è piena di suoni ripetitivi “do/do/do”, che creano tensione e un senso di tumulto interiore. Poco prima del ritornello finale, la frase “Doukashiteru yo” viene spezzata in un suono meccanico. Questo crea un momento come la trasformazione di un eroe in una storia, che porta al cambiamento chiave. Volevo che questa pausa finale riflettesse la trasformazione di Okarun e i cambiamenti emotivi di entrambi i personaggi.
D: Produci tutto da solo, inclusi testi, composizione, arrangiamento, immagini e regia. Cosa significa per te costruire un intero mondo artistico da solo, soprattutto quando lavori nell’universo di qualcun altro come DAN DA DAN?
R: DAN DA DAN ha già personaggi avvincenti e una storia avvincente, quindi mi sono avvicinato alla realizzazione della canzone come un modo per esplorare ulteriormente quel mondo. Mentre lo facevo, spesso mi ritrovavo a pensare: “potrei essere come questo personaggio” o “potrei andare d’accordo con quel personaggio”, portando a molte nuove scoperte. Per me, connettermi con un lavoro esistente espande il mio mondo e la mia prospettiva creativa. Ecco perché, ogni volta che scrivo una canzone attorno a un tema particolare, la vedo come un’opportunità per ampliare i miei orizzonti e incontrare qualcosa di nuovo.
D: Chi sono alcuni degli artisti o produttori che ti hanno influenzato di più, in termini di suono o di come pensi di costruire musica come creatore solista?
R: Da quando ho iniziato a fare musica dance, sono stato fortemente influenzato da artisti come Avicii e Zedd. In”Doukashiteru”, mi sono concentrato sulla creazione di un’atmosfera di looping, con la melodia introduttiva del sintetizzatore e la ripetizione di”Doukashiteru”nel ritornello che evoca la qualità del ritornello della musica dance. Ripetendo le stesse parole e la stessa melodia, volevo che suonassero leggermente diverse ogni volta che ascolti, rispecchiando il modo in cui si svolge la storia di DAN DA DAN.
D: Hai debuttato nel 2021 e hai già contribuito a franchise importanti come Rurouni Kenshin e DAN DA DAN. Come consideri questa rapida crescita nella tua carriera e ha influenzato il tuo approccio alla scrittura o alla produzione?
R: Per un artista, scrivere una canzone per una serie esistente sembra un primo passo importante verso la crescita. Scrivere canzoni può essere un dialogo con me stesso o un modo per espandere il mio mondo, ma quando è legato a una serie, diventa una questione di connessione con qualcosa che va oltre me. Ecco perché essere coinvolto in titoli importanti non è solo un onore, ma anche una preziosa opportunità per scrivere con un chiaro senso di chi sto creando.
D: Qual è secondo te la cosa più importante da avere oggi come aspirante artista che cerca di sfondare?
R: Voglio che le persone ricordino che la musica trascende le barriere linguistiche. Grazie a “Doukashiteru”, sono riuscito a entrare in contatto con molti ascoltatori all’estero. Anche se i testi sono in giapponese, alcuni prima si collegano al suono, poi ne cercano il significato e dicono cose del tipo: “Adoro questa parte!” Mi ha ricordato ancora una volta che la musica non è solo una questione di parole ma anche del suono stesso.
Siamo grati a WurtS per aver dedicato del tempo a rispondere alle nostre domande. Per quanto riguarda DAN DA DAN, c’è molto altro in arrivo, con la stagione 3 già ufficialmente in produzione.
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